Il nuovo programma di formazione certificazione denominato IC DAC (Digital Administration Code) nasce per rispondere alla crescente richiesta di competenze normative ed operative generate dalla sempre più rapida ed estesa adozione di dematerializzazione delle procedure documentali da parte di soggetti pubblici e privati.
Consente infatti di acquisire e certificare il possesso delle competenze in materia di:
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dematerializzazione;
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conservazione di documenti digitali;
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protocollo informatico;
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firme digitali;
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Posta Elettronica Certificata;
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tecniche crittografiche per la protezione della documentazione confidenziale;
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timbri digitali, glifi, QR Code (Quick Response Code);
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continuità operativa e disaster recovery;
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fatturazione elettronica.
La certificazione IC DAC si rivolge ai professionisti, alle imprese ed alle pubbliche amministrazioni che intendono acquisire le competenze e le conoscenze tecnologie e normative relative alla digitalizzazione delle amministrazioni, alla dematerializzazione dei processi, alla sburocratizzazione delle procedure.
L'adozione del nuovo CAD (Codice dell'Amministrazione Digitale - D. Lgs. n. 235/2010, che riprende, aggiorna ed amplia il precedente D. Lgs. 82/2005) ha tracciato un percorso operativo che consente di migliorare l'efficienza della Pubblica Amministrazione modernizzando, digitalizzando e sburocratizzando i suoi procedimenti.
Con il nuovo CAD, l’e-government non è più soltanto una “dichiarazione di intenti”; si introduce, infatti, un insieme di innovazioni normative e procedurali che vanno a modificare, in maniera profonda, evidente e concreta, i comportamenti e le prassi delle amministrazioni pubbliche in termini di qualità, economia ed efficienza dei servizi resi.
Il nuovo CAD rende effettivi nuovi diritti per cittadini e imprese, nuovi obblighi per la PA e certifica agli operatori la sicurezza e la validità, anche giuridica, delle procedure dematerializzate.
In estrema sintesi il processo di dematerializzazione ha lo scopo di conservare le caratteristiche di autenticità, integrità, leggibilità, accessibilità e riservatezza dei documenti informatici offrendo, nel contempo, non costi aggiuntivi ma fondamentali vantaggi in termini di minori spese di gestione, recupero di risorse, maggiore efficienza e superiore qualità dei servizi.
Il primo “Rapporto prodotto dall’Osservatorio nazionale sul documento digitale”, voluto da Info-Camere (2006), rilevava che ogni anno in Italia vengono stampate 115 miliardi di pagine, di cui 19,5 miliardi inutilizzate, per un costo di 287 milioni di euro. Ogni documento viene duplicato da 9 a 11 volte. Le inevitabili inefficienze di gestione dei documenti, sempre secondo il rapporto in esame, hanno un impatto complessivo sul Sistema-Italia compreso fra 42 e 70 miliardi di euro, pari al 3-5% del PIL
I principali obiettivi della dematerializzazione si possono ricondurre a due grandi aree di intervento:
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evitare o ridurre in maniera significativa la creazione di nuovi documenti cartacei. Il documento deve nascere, produrre i suoi effetti e venire archiviato in un “ciclo di vita” interamente telematico.
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eliminare i documenti cartacei attualmente esistenti negli archivi, sostituendoli con registrazioni informatiche (con esclusione, naturalmente, dei documenti storici o soggetti per propria natura a conservazione permanente)
IC DAC è stato sviluppato da un team internazionale di esperti di vari Paesi in osservanza anche alle direttive comunitarie Europee in materia di Codice di Amministrazione Digitale. La certificazione è rilasciata da Certiport Inc. (USA, www.certport.com) , leader mondiale nel campo delle certificazioni informatiche presente in 157 paesi del mondo ed operante in 32 lingue.
Maggiori info: certificazioni.icdac@unict.it